E’ l’unico paese delle Cinque Terre che non ha accesso diretto al mare, ma è quello da cui il mare si vede meglio. Corniglia, situata tra Manarola e Monterosso, si erge su uno sperone di roccia alto circa novanta metri, un promontorio che domina tutta la costa delle Cinque terre a 180 gradi. Sembra ostica, Corniglia, a partire dalla scalinata di accesso che si inerpica dalla stazione, scalini corrosi dalla salsedine che sembrano non finire mai. Ma quando conquisti la cima si apre l’incanto: carruggi e piazzette, botteghe e ristorantini. La Chiesa di San Pietro, splendore dell’arte gotico-ligure.
Vicoli brulicanti di gente bella da tutto il mondo, di artisti e di giovani. Il mare luccica giù in basso, ma non è irraggiungibile. Dal Paese si possono raggiungere la marina di Corniglia, usata dai suoi abitanti per il ricovero delle barche; e la spiaggia di Guvano, che si può conquistare scendendo e costeggiando il mare, famosa per la sua selvaggia bellezza e perchè frequentata da turismo naturista.
Corniglia si contraddistingue per le sue manifestazioni: la Chiesa si San Pietro è sede ogni estate del “Festival organistico delle 5 Terre”; per la Festa del Santo Patrono, il 29 giugno, tutto il borgo si anima di festa ed è possibile gustare la specialità tipica di Corniglia, la torta di riso. Anche a Corniglia è fiorente la coltivazione delle viti nei terrazzamenti e la produzione di vino, tanto che il buon bicchiere di “Vernaccia di Corniglia” è citato in un passo del Decameron di Boccaccio.
Numerosi artisti hanno soggiornato nel borgo, come Trento Longaretti e Michele Pistoletto. E per diversi anni la tromba di Enrico Rava è risuonata tra i muri degli stretti carruggi. Il modo migliore per raggiungere Corniglia è con la Ferrovia, ma il paese è collegato con tutti i principali sentieri delle Cinque Terre.
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