Riomaggiore cinque terre

Riomaggiore, la prima terra

E’ il primo borgo delle Cinque Terre venendo dalla Spezia in direzione Genova. Con le sue case colorate sulla scogliera che digradano verso il mare è una delle mete più fotografate dai villeggianti e dai fotografi professionisti. In effetti giungere a Riomaggiore via mare è un’emozione unica, con lo sguardo che abbraccia il paese e le aspre colline che lo circondano, attraversate dai terrazzamenti che producono vini tra i più rinomati per gli appassionati.

Gli storici fanno risalire i primi insediamenti abitati dall’VIII secolo, ma è intorno all’anno milleduecento che il borgo si è sviluppato sul mare sotto la protezione della Repubblica di Genova. Sono numerose le testimonianze architettoniche di pregio risalenti al medioevo, come la chiesa di San Giovanni Battista, l’oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano e il castello di Riomaggiore. Nel carrugio principale si trova l’oratorio di Santa Maria Assunta, chiesa della Compagnia, del XVI secolo, con il bel trittico quattrocentesco a tempera della Madonna con Bambino. Altro monumento da visitare a Riomaggiore è il santuario di Nostra Signora di Montenero, situato sulle alture del Telegrafo che sovrastano il paese, costruito nel punto dove gli abitanti nascosero un’immagine della Madonna per sottrarla ai Longobardi. Riomaggiore dispone anche della famosa spiaggia di sassi, d’estate parecchio affollata, che si raggiunge dalla sinistra del porticciolo e che offre scogli ombreggiati oppure punti in cui stendere l’asciugamano al sole.

Il Borgo è anche sede del Parco delle Cinque Terre, l’Ente che si occupa della salvaguardia di un territorio fragile e che d’estate sostiene un impatto turistico notevole. Molti sono i sentieri che si dipanano da Riomaggiore, a diversi livelli di quota e che possono raggiungere gli altri borghi delle Cinque Terre; ma quello sicuramente più famoso è la Via dell’Amore, purtroppo ancora chiusa per ristrutturazione dopo una frana. Da segnalare l’enogastronomia che caratterizza Riomaggiore: i piatti tipici del borgo sono di radice contadina, come la torta di riso salata, tradizionalmente preparata per la festa patronale di san Giovanni Battista il 24 giugno, e la minestra di campo, con erbe selvatiche, patate e olio di oliva. Tra i piatti di mare la parte del leone la fanno lo stoccafisso, le acciughe salate e i muscoli ripieni. I terrazzamenti intorno al paese producono ottimi vini, soprattutto bianchi: vini IGT Cinque Terre e schiacchetrà.